COMUNICATO STAMPA - MOSTRA di MASSIMO SAITTA


n° 12
22 Aprile 2009

Non Luogo

Inaugurazione venerdė 23 ottobre alle ore 18.00.


Fino al al 29 novembre 2009
Tutti i giorni, dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30

Mediterranea - spazio per l´arte
Via Mariano d´Amelio nn. 12/28/30 90139 Palermo

"Mundus regitur parva sapientia"
Il capitalismo non è più credibile come mezzo di produzione, lo scoppio della bolla finanziaria, la ciclicità, la furfanteria, la disonestà, il latrocinio della classe imprenditoriale e finanziaria hanno dimostrato gli altissimi costi sia della politica del laissez faire che quella delle regole e delle istituzioni; non ha credibilità e crea costantemente sfracelli che obbligano l´umanità ad una costante implosione e barbarie.
Se riusciremo a uscire da questa profonda crisi certamente avremo un nuovo atteggiamento verso la vita che mette in discussione le religioni trascendentali così come i valori del capitalismo, le sue ineguaglianze, le guerre e l´attuale intelaiatura sociale. Lo sfruttamento del pianeta.
La maggioranza della popolazione considera come il minore dei mali possibili una pianificazione completa sia delle risorse che del modo di produrre ,la cartina di torna sole sarà la creazione di maggiore o minore libertà e non quella mortifera del capitalismo fondato sulla libera impresa.
Non vi è alcun dubbio che il modello capitalistico è crollato anche con tutto l´aiuto necessario del settore pubblico, la discussione è aperta per un nuovo modello di società.
La pittura di Massimo Saitta denunzia la crisi di sovrapproduzione del capitalismo, critica aspramente i metodi ed i luoghi nei quali viene celebrata una stravolgente abbuffata consumistica inconsistente ed effimera in presenza di un terzo e quarto mondo volutamente marginali relegati a nuovi schiavi per il terzo millennio.
Massimo Saitta mostra nelle sue tele l´alienazione, la solitudine, la povertà esistenziale, la stupidità, il condizionamento mass mediatico, lo spaesamento dell´individuo nei luoghi di vita che vengono accreditati come centri del benessere, i famosi " NON LUOGO " le stazioni, il metrò, i centri commerciali, i super mercati, il mondo del mulino bianco, paesaggi urbani dove l´uomo contemporaneo delle società capitalistiche consuma i riti inutili di una società che corre verso il nulla.
I soggetti rappresentati sono uomini massa che soggiacciono agli indirizzi consumistici di una società capitalistica in crisi, sono anche italiani che soffrono per la errata politica economica di questi 150 anni di unità italiana che affonda nella crisi del regionalismo e della dicotomia delle due aree nazionali nord e sud.
Uno sviluppo ineguale che continua ad aumentare inesorabilmente la ghettizzazione delinquenziale del mezzogiorno d´Italia.
Con una nuova pianificazione ed una classe politica unitaria potremmo finalmente risolvere il principale problema italiano, sarà necessaria una società che sappia coniugare socialità e libertà.
Massimo Saitta attraverso i suoi quadri con un linguaggio asciutto, deciso, plastico, mostra questa umanità sfaldata impoverita piena di tristezza e vuota che annaspa cercando di non affondare nella melma di messaggi assolutamente irreali.
La qualità pittorica con l´uso appropriato degli oli, degli acrilici di una figurazione che si liquefà pur nella sua classicità non lascia spazio agli arzigogoli, ma va dritto al cuore del problema coniugando in perfetto equilibrio contenuto e forma. Saitta è un pittore azionista moderno di grande impegno sociale e culturale contro l´attuale crisi del modello italiano.

"No Place"

that will be open in the Mediterranea - art gallery, Palermo Via D´Amelio nn. 12, 28, 30

The exhibition will remain open from 23rd. October until 29th. November 2009
every day, mornings 11.00 - 12,30, afternoons 5.30 pm - 7,30 p.m.

"Mundus regitur parva sapientia"
Capitalism is no longer credible as a means of production; the financial crisis, cycles, dishonesty and theft by the industrial and financial classes have shown the high cost of both the policy of laissez faire and of rules and institutions.
It lacks credibility and costantly creates chaos that leads humanity to implosion and barbarities.
If we manage the overcome this deep crisis, we will certainly adopt a new attitude towards life that will question trascendental religions as it has the values of capitalism, its inequalities, wars, the present social structure and the exploitation of the planet.
Most people consider as the lesser of the evils the complete planification both of resources and of the means of production; he question will be more or less freedom and not deadly question of capitalism founded on free enterprise.
There is no doubt that the capitalist model has collapsed notwithstanding all the help it has had from the public sector.
The discussion of new social model has begun.
The painting of Massimo Saitta denounces the crisis of overproduction in capitalism, he criticises the methods and places where is an excess of consumption that is inconsistent and ephemeral in the presence of a third and fourth world, deliberately put aside and condemned to the new forms of slavery of the third millenium. On his canvas Massimo Saitta shows alinienation, solitude, existential poverty, stupidity, the conditioning of the mass media, the alienation of the individual in places known for well-being, the famous non-places, like the stations, the underground, the shopping malls and urban landscapes where contemporary man of capitalist societies carries out the useless rites of a society that is rushing towards nothing.
The subjects represent men of the mass of people who succumb to the consumer drive of a capitalist society that is in crisis.
Among them there are the Italians who are suffering because of a mistaken political economy over the past 150 years of italian Unity that reflects the crisis of regionalism and the division between North and South.
The unequal development continues and inexorably increases the isolation of Southern Italy as delinquents.
With new planning and a united political class at fast we will be able to solve the main Italian problem. We need a society that can conjugate sociality and liberty.
In his paintings, Massimo Saitta shows with a precise and decisive language this impoverished, sad humanity struggling not to sink into the mire of absolutely unreal messages.
The pictoric quality with the appropriate use of oils and acrilics of figures that melt within classicism leaving no room for quibbling go straight to the heart of the problem conjugating content and form in perfect balance.
Saitta is a modern painter of action gretly involved both culturally and socially and socially in the present crisis of Italian model.
Mediterranea via Mariano D´Amelio 12, 28, 30   90143 Palermo    Tel +39-091-324006 Fax +39-091-332755
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