Con la Biennale di quest'anno a Venezia, finalmente avremo una storicizzazione di quello che avviene in Italia, 2000 artisti sparsi in tutto il paese faranno vedere che cosa è l'arte nella sua complessità e pluralità, andava fatto per finalmente evidenziare la profonda crisi prodotta da 20 anni di Berlusconismo al potere.
Occorre un pensiero critico contro il capitalismo italiano ed il berlusconismo, l'industria culturale, le televisioni, i media cattolici, la spazzatura prodotta da Holliwood, la spaccatura nord sud ed i ritardi, il ripiegamento nel locale e nel rutto.
I circoli affaristico istituzionali, le banche, il circo della moda, gli organizzatori di eventi sono totalmente scollati da quella che è la realtà del paese e vogliono imporre un racconto incapace di reggere il confronto internazionale in globalizzazione diffusa; nella sostanza le classi egemoni vogliono continuare a mantenere i privilegi ed a conservare i punti di riferimento internazionali Città del Vaticano, piuttosto che Stati Uniti d'America.
Con l'uscita della Germania dall'euro il progetto europeo dovrà essere nuovamente disegnato con una partecipazione dal basso dei processi unitari.
Non si vogliono pagare i costi che questi stupidi di italiani impongono alle democrazie del Nord Europa.
La Biennale ha svelato la inconsistenza Italiana del berlusconismo.
Crisi dell'arte e mancanza di pensiero critico.
Nello scegliere le opere non dovremo farci incantare dai nomi dei partecipanti dovremo scegliere sulla base della tipologia e dal pensiero che gli artisti vogliono mostrare.
Meglio un'opera di qualità anche tra i minori piutosto che scegliere un nome con una opera mediocre.
Si distingue la qualità di un'opera dalla compiutezza e dalla storia del manufatto che è stato realizzato al massimo e nel miglore periodo creativo dell'artista.
La qualità paga.
Il primo criterio è il curriculum dell'artista, mostre, gallerie, musei, mostre collettive etc.........
Il secondo criterio è la scelta dell'opera sulla base della qualità.
Il terzo il riferimento alla serietà delle gallerie con le quali l'artista lavora e le conseguenti frequentazioni e serietà professionali anche in realtà piccole e marginali, l'affidabilità, rispetto ai nomi roboanti del mercato.
Non fatevi condizionare dalla dimensione dell'opera scegliete sulla base della capacità dell'artista di esprimersi meglio con superfici piccole piuttosto che grandi.
Attenzione ai multipli.
Giovanni Iovane