L'espediente non paga
Scritto da Sergio Di Vittorio- Dimensione carattere Riduci grandezza carattere incrementa grandezza carattere
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Il 4 giugno 2011 si terrà a Venezia la Biennale di Arti Visive diretta dalla svizzera Bice Curiger, che finalmente libererà l'arte dal pensiero unico che viene costantemente ripetuto come un mantra dai media di settore.
Stefano Chiodi scrive:
C'è vita, insomma su Marte? C'è una nuova dimensione critica e politica nell'arte "fatta in Italia", da tempo imputata di scarsa attenzione alle vicende del mondo reale? La risposta non è semplice.
Muoversi in uno spazio compromesso, in cui assumono un rilievo senza precedenti le forze del mercato, della notorietà del marketing "culturale'' ha per gli artisti visivi conseguenze paradossalmente opposte a quelle che si verificano nel campo letterario: all'incessante richiesta di adeguamento alle preferenze del pubblico e agli imperativi della vendita, rivolta agli scrittori, si contrappone infatti la domanda indirizzata agli artisti di "individualità", di originalità, di capacità di trasgredire in permanenza regole e consuetudini, proprio perchè la struttura del sistema artistico può contare oggi su una valorizzazione pressocchè istantanea del "nuovo", almeno fino al momento in cui questo non si trasforma a sua volta nel già visto, nel fuori moda.
La possibilità di trovarsi di fronte ad un gioco già logoro in partenza, a una infinita ripetizione è insomma concreta. (ATTENZIONE AGLI ESPEDIENTI)
E' allora più che necessaria una vigilanza critica, di attenzione obliqua che riconnetta costantemente la singolarità delle opere a un contesto allargato in senso estetico, temporale, politico.
La "mano" dalle dita amputate, tesa simultaneamente in un saluto fascista e nel gesto volgare del fuck off, che Maurizio Cattelan ha eretto lo scorso settembre di fronte alla Borsa di Milano rappresenta in questo senso un esempio eloquente dell'ambivalenza in cui oggi l'arte si pone di fronte al compito di attraversare confini che l'opinione prevalente vorrebbe invalicabili.